Si comunica che, in ottemperanza al Decreto Legge n° 105 del 23 luglio 2021, dal 6 agosto 2021 l’accesso al Museo della Terra Pontina è consentito esclusivamente ai visitatori muniti delle certificazioni verdi COVID-19 Green Pass, in formato digitale o cartaceo, unitamente ad un documento d’identità in corso di validità. Per i gruppi, con numero contingentato, si prevede la prenotazione obbligatoria, da effettuarsi con almeno un giorno di anticipo.
LA DIREZIONE DEL MUSEO
MUSEO STORICO DEMO-ETNO-ANTROPOLOGICO
Il Museo rappresenta il primo riferimento istituzionale per la salvaguardia della memoria storica del territorio Pontino.
Scopo del Museo è conservare il patrimonio culturale del territorio e della sua popolazione, raccogliere, restaurare, conservare, esporre e valorizzare il materiale di interesse storico per l’Agro Pontino e documentarlo.
E’ inoltre un centro promotore di documentazione storica e di cultura a scopo scientifico, didattico e divulgativo. Il materiale esposto nel Museo è frutto di una ricerca iniziata dall’Associazione “Don Vincenzo Onorati” nel 1991, è in gran parte dovuto alle donazioni di privati ed è patrimonio di tutti coloro che hanno vissuto e vivono nel territorio Pontino.
Lo spazio espositivo è stato allestito nell’intento di realizzare uno strumento utile alla comunità del territorio, con finalità di costruzione e riscoperta della propria identità collettiva, attraverso la conservazione della memoria e la possibilità di fruizione, fornendo al pubblico l’occasione e gli stimoli per l’incontro con una realtà culturale che lascia trasparire, oltre la dimensione del ricordo, la complessità del proprio presente.
L’impostazione museografica, si è orientata verso l’utilizzo di codici diversi, ma strettamente connessi ad un unico filo conduttore legato alla dimensione della museologia antropologica.
Il percorso espositivo, attraverso angolazioni diverse, vuole suggerire al pubblico il riconoscimento di una serie di nodi tematici caratterizzanti, ma in particolar modo quello dell’uomo e la sua centralità.
L’utilizzo della rappresentazione fotografica, pur se sbiadita nel tempo, ha il compito di non farci dimenticare la presenza degli attori sociali, di quei “pionieri” che sono stati gli artefici reali della grande trasformazione del territorio Pontino, e della spinta emotiva che è stata la base e la forza per sopportare ed affrontare innumerevoli sacrifici: la speranza di una vita migliore per se stessi, ma soprattutto per i loro figli.