Le scuole

VITTORIO VENETO “VIAGGIO NELLA MEMORIA” Classe III AT

anno scolastico 2016-17

Il progetto ha rappresentato un’azione concreta all’interno del processo educativo atto a promuovere negli studenti competenze tecnico-scientifiche, mediante occasioni di formazione, crescita e confronto tra scuola e patrimonio culturale-storico-artistico del territorio. Ha incentivato negli alunni l’interesse per il patrimonio come segno di civilizzazione umana e culturale; Ha incoraggiato la nascita di un atteggiamento attivo verso la conoscenza basata su una vera e propria combinazione di preparazione scolastica e di esperienze assistite sul territorio.

Si ringrazia

Il personale del Museo della terra Pontina per la collaborazione grazie alla quale è stato possibile effettuare attività di Alternanza scuola – lavoro anche attraverso la valorizzazione della programmazione didattica e culturale dei docenti, impegnati nello sviluppo di pratiche e processi atti a promuovere l’esercizio della cittadinanza attiva e la conoscenza e la tutela del patrimonio culturale, artistico e ambientale di appartenenza. Il progetto, si è rivelato una azione concreta all’interno del processo educativo e ha favorito negli studenti lo sviluppo di competenze tecnico-scientifiche, mediante occasioni di formazione, crescita e confronto tra scuola e patrimonio culturale-storico-artistico del territorio.

       Si ringrazia la D. S. Diana Colongi, il Consiglio di classe, gli studenti e i genitori che hanno permesso di tradurre lo stage in esperienze di crescita degli studenti del corso turistico del Vittorio Veneto – Salvemini.

Studenti a.s  2016-2017:  Balbi Miriam, Campagna Sara, Di Traglia Denise, Jaramillo Genesis, Lamberto Beatrice, Passaretti Nancy, Raucci Gaia, Russo Stefania, Soster Giorgia, Stocco Alessia, Tani Asia, Tomasella Francesca, Viola Francesca.

Tutor “Museo della Terra Pontina” – Arch. Ornella Donzelli – Dott. Fausto Bonifacio, La Direttrice del Museo, dott.ssa Manuela Francesconi _ Prof.ssa Fucci Mariarosario

Responsabile ASL Istituto Vittorio Veneto – Salvemini presso il Museo della Terra Pontina e Tutor 3At -Prof.ssa Marilisa Subiaco;

“USCENDO DAL MUSEO ” CLASSE  IVAT

Si ringrazia in particolare la prof.ssa Francesca Martorana, docente di Lettere.

Studenti a.s. 2016-17: Beltrani Luca, Bertone Andrea, Caccioppola Louis, Cerrocchi Johara, Errera Fabio, Forchia Valerio, Imperi Simone, Kryvenko Valeriya, Lanna Monica, Ltaief Monjia, Manauzzi Francesca, Perin Martina, Petrilli Azzurra, Rossi Valeria, Sellacci Alessandro, Tardella Ilaria, Varga Iulia Agneta Eugenia.

Direttrice Museo della Terra Pontina – Dott.ssa Manuela Francesconi Tutor “Museo della Terra Pontina” – Arch. Ornella Donzelli – Dott. Fausto Bonifacio –  Prof.ssa Fucci Mariarosario

G. Marconi Progetto Alternanza scuola lavoro 2016/2017

I nostri ringraziamenti per questa bella opportunità vanno al Dirigente Scolastico, Dott.ssa Ester Scarabello, che ha consentito la collaborazione con il Museo della Terra Pontina; al Prof. Ugo Vitti, funzione strumentale dell’Area 2; alla Dott.ssa Manuela Francesconi (Responsabile del Museo della Terra Pontina), alla Dott.ssa Donzelli, al Dott. Bonifacio e alla Prof.ssa Fucci, alla storica e scrittrice Dott.ssa Adriana Vitali Veronesi per il coraggio della sua testimonianza, per la passione e il rigore con cui è riuscita a restituire la storia del territorio, “contagiando” i giovani studenti con la profondità dei suoi racconti e allo stesso tempo la leggerezza del verbo; grazie infine agli studenti della 3 A del Liceo delle Scienze Applicate, per aver saputo cogliere il messaggio pedagogico dietro a tutto questo e l’impegno nei nostri sforzi organizzativi; ai docenti del Consiglio di Classe che hanno direttamente e indirettamente collaborato, alcuni mettendo a disposizione il proprio tempo, altri interagendo con gli studenti per le attività di tutoraggio e per la produzione degli elaborati, in particolare ai Proff A. Di Paola, L. Aversa, D. Viscomi, L. Di Bello, G. Pellecchia.

Visitatori

Complimenti per mantenere viva la storia di questa città, dall’iniziale fondazione in tempi che storicamente potremo definire “recenti” rispetto al resto dell’Italia. 

Grazie (turista di Firenze) 15/01/2020

Chi ha inaugurato questo museo, quando era sindaco il prof. Finestra ero assessore alla cultura. Lo visiterò con calma e con l’ausilio della direttrice in un secondo momento. Si respira tutta la storia dei pionieri.

Grazie Vittorio

                                            Michele Cangero – nipote del prof. Euro Di Caprio 14/01/2020

 

E’ sempre un piacere entrare nella storia di Latina e il museo ne è lo strumento unico per eccellenza. Un grazie ad Emanuela che va oltre la sua dedizione a questo lavoro. Questa è passione. Passione che ti fa superare ogni difficoltà. Un grazie ancora infinito a tutti i collaboratori del Museo che senza nulla pretendere dedicano il loro tempo per far conoscere ai cittadini di Latina e non da dove veniamo e ciò che i nostri nonni hanno per noi creato. Amiamo Latina per ciò che è e per quello che sarà.

                        Il Presidente dell’Università Popolare Tirrenico delle Scienze Naturali 16/11/2018

                                                                                              Scalia Maurizio

Un plauso alla pregevole iniziativa dei singoli funzionari che contro la burocrazia imperante continua a portare avanti un progetto con le proprie forze che è unico esempio di “semina” del seme della “identità Latinense” e dell’orgoglio di cittadino pontino

                                                                                  Luigi Poscuma 10/03/2017

Puccio Pucci e Graziella nipoti di Giovanni Pettazzoni da Bologna (e_mail del 15/11/2016)

……Un grazie sincero a Lei gentile Dottoressa ed all’amico Giorgio che con sagacia e passione ci ha accompagnato nella visita. Grazie anche alle tante persone con cui ci siamo intrattenuti e che ci hanno rwsi partecipi della straordinaria esperienza da molti di loro vissuta nella creazione di un “Nuovo Mondo” degno d’avvero di una sinfonia, superando tantissime difficoltà…..

Facebook

Ho conosciuto questo luogo pieno di storia e cultura e me ne sono innamorato subito. La Direttrice e tutti i collaboratori forniscono attraverso questo Museo un servizio davvero unico alla città, attraverso molte iniziative culturali e artistiche, accogliendo scolaresche, studenti, Universitari, turisti e studiosi. Il Museo racconta la storia del territorio e della bonifica pontina, e apre anche le porte ad iniziative di diverso genere come presentazioni di libri e mostre.

pabic

Date of experience: September 2020

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Ho apprezzato la cura e l’entusiasmo che mette la dott,ssa Francesconi nell’organizzare il museo con i suoi collaboratori volontari che fanno anche da guide esperte e simpatiche. Occorrerebbe, senza dubbio , un aiuto da parte di organizzazioni pubbliche.
Mi ha colpito soprattutto la storia della malaria e come veniva curata.

Emanuela L.

Date of experience: March 2019

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Un museo dei più completi riguardo la costruzione della città di Latina, proprio da questa costruzione il duce tenne un discorso sulla appunto nuova città, un elemento anch’esso da poter inserire nelle caratteristiche e parlarne ai visitatori non a conoscenza di ciò. Ad ogni modo, ha anche un giardino malandato dove però si possono trovare oggetti antichi con i quali si aravano o bonificavano i campi. L’interno è diviso in più stanze tutte trattano argomenti e ricostruzioni differenti.
Il museo è sconosciuto a gran parte della città purtroppo, quindi riguardo file e altro, state tranquilli che entrate subito e riceverete un’ottima guida.

Freeshelter

Date of experience: March 2019

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Avendo parenti stanziati a Latina, durante weekend o festività è di routine mettere piede in questa fredda città. Questa volta però abbiamo trovato per la prima volta questo museo aperto al pubblico.
Situato in pieno centro, il museo propone piccole ricostruzioni, della città, di case coloniche e altro. Ricostruzioni di studi medici, aule scolastiche e una stanza dedicata ad armi donate da cittadini. Compreso anche l’esterno, nel quale si può ritrovare la ricostruzione perfetta di una vecchia capanna, e differenti attrezzi utilizzati per la bonifica del territorio e la coltivazione. Al suo interno c’è moltissimo da vedere, sicuramente uno dei musei migliori della città, se non il migliore visto che se ne contano tre… Visita completamente gratuita e gentilezza infinità da parte del ristretto personale. Meraviglioso.

Cevio

Date of experience: December 2018

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Uno dei tanti tesori che esistono a Latina. Custodito con il cuore nonostante le difficoltà, offre una visita nelle radici dell’Agro Pontino tra arnesi, foto e ricostruzioni di abitazioni dei nostri coloni. Museo con un grandissimo potenziale che meriterebbe più visibilità e sostegno. Lo consiglio!

marcolorussorouge

Date of experience: September 2019

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Durante il weekend avevamo letto di questo e un altro museo, entrambi poco conosciuti con orari scomodissimi, ma abbiamo ugualmente deciso di visitarli entrambi e questo l’Opera Nazionale Combattenti è stato il più emozionante. Museo ovviamente vuoto al suo interno, molto triste ma fortunatamente il servizio è stato lo stesso, se non migliore! Ottime le introduzioni delle sale visitate, c’è molto da vedere e molto andrebbe aggiunto, è uno degli edifici più antichi e storici della città, dal quale parlò Benito Mussolini. Da valorizzare, bellissimo.

uyscotistar

Date of experience: December 2018

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Tralasciando La fascia oraria, scomodissima, il Museo della Terra Pontina offre una visita spettacolare munita anche di giardino nel quale sono presenti arnesi e ricostruzioni di vecchie abitazioni dei nostri coloni. Tutto e di più sul nostro territorio e su armi di quell’epoca. Un museo con un grandissimo potenziale che deve tornare a splendere. Bellissimo.

Latina life

Date of experience: December 2018

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Andateci anche se inizialmente non vi sembrerà chissà cosa. Una volta varcato il portone però vi troverete catapultati nel passato e potrete ripercorrere tutta la storia di latina. Bellissime le sezioni mediche con tanto di arnesi originali dei dottori dell’epoca

Giuseppe Baratta

Date of experience: August 2018

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Lo spazio espositivo è stato allestito con l’intento di realizzare uno strumento utile all’intero territorio, con la finalità di impostare e riscoprire la propria identità collettiva, attraverso la conservazione della memoria e la possibilità di fruizione, fornendo al pubblico la possibilità e gli stimoli per l’incontro con una realtà culturale che lascia trasparire, oltre la complessità e la dimensione del ricordo.  L’impostazione museografica, è stata orientata verso l’utilizzo di impostazioni diverse ma strettamente interconnesse ad un unico filo conduttore rappresentato dalla dimensione della museologia antropologica.  Il percorso espositivo, attraverso diversi punti di vista. suggerisce al visitatore il riconoscimento di una certa serie di nodi tematici caratterizzanti, tra i quali spiccano in particolar modo quello dell’uomo e la sua centralità.

Salvatore M. di sorrento

Date of experience: August 2017

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Mi dispiace, non è mia intenzione criticare qualsiasi progetto ma qualcosina in più si poteva ottenere per coinvolgere chi vuole documentarsi ed apprezzare un museo così importante. La mia critica è rivolta essenzialmente sulla mancanza di un minimo di manutenzione su tanti reperti, per coinvolgere bisogna attrarre e rendere qualcosa di unico e stupefacente. E non dimentichiamoci degli orari, la pausa oraria è veramente fuori luogo, nei giorni caldi quando il turismo è fremente magari fare qualcosa in più.

Roberto 1

Date of experience: July 2017

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 meno di un ora si può ripercorrere vedendo passo passo reperti della storia della bonifica ad oggi dell agro pontino. Molto affabile la guida che visibilmente lo fa con passione. Unico neo il museo non è sempre aperto. Controllare prima orari

Mofarka84

Date of experience: January 2016

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Siamo entrati per pura curiosità, e siamo stati accolti in modo eccezionale: la curatrice del museo ci ha accompagnato nelle varie sale, illustrandoci il materiale, ma soprattutto raccontandoci tutta la storia delle bonifiche pontine, con un’attenzione ed una competenza veramente notevoli. E’ confortante che in Italia ci siano persone così appassionate del loro lavoro e dispiace che spesso non vengano considerate come meritano, o vengano messe in ombra da personaggi non altrettanto validi.

Gabriella di Genova

Date of experience: January 2016

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Museo fondamentale per approfondire la conoscenza della storia della Pianura Pontina sia per i turisti che per gli alunni di tutte le scuole che troveranno estremamente istruttivo visitare ad apprendere la storia locale.

Laserpau

Date of experience: April 2015

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Il museo ha certamente un’impostazione un po’ datata ma nel complesso l’esposizione riesce a far comprendere al visitatore molto bene la storia del luogo, la sua origine, le diverse componenti sociali che lo hanno costruito. Cordiali e preparati i volontari che aiutano nella gestione del museo, precisissima ed esauriente la visita condotta dalla responsabile. La struttura merita sicuramente una visita e anche se sono trascorsi mesi dalla mia, ho pensato di scrivere questa recensione per invitare tutti a passare del tempo all’interno delle sale del museo.

Sara di Trento

Date of experience: April 2015

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Ma andrebbe valorizzato, situato in Piazza Quadrata è un museo pieno di storia ma che purtroppo raramente apre al pubblico e le poche occasioni in cui si può accedere al sito, è spesso vuoto. Peccato.

G_prott Latina

Date of experience: August 2015

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I giornali

Latina Editoriale Oggi 2 febbraio 2021

Informa33 BancAnagni anno XII Settembre 2019

Il Museo rappresenta il primo riferimento istituzionale per la salvaguardia della memoria storica del territorio pontino….

News24 – Latina 28/02/2019

Latina Editoriale Oggi

In occasione dell’evento: “Una storia di azzurro e di amicizia”       27-28-29/05/16                    

Articolo

Quando una Forza Armata come l’Aviazione, di stanza a Latina, interagisce ai diversi livelli in maniera appropriata con il mondo circostante, quando la scuola si innesta nel mondo giusto nell’ambiente che lo circonda, è questa la sintesi del significativo incontro che si è svolto giovedì scorso nei locali del Museo della Terra Pontina con la partecipazione degli studenti e dei docenti del Liceo Artistico di Latina. La scelta di investire i giovani allievi della Scuola Superiore ha stimolato una nutrita presenza di studenti degli indirizzi di Architettura e ambiente, Grafica, Design e Scenografia, che si sono cimentati nella realizzazione di lavori di particolare valore anche sotto il profilo della conoscenza del territorio. La manifestazione si è caratterizzata per il fatto che è previsione la prosecuzione della stessa in Piazza del Popolo, a Latina, nelle prossime giornate 26-28 maggio, in un crescendo di iniziative che investiranno diversi ambiti pubblici cittadini, compreso l’evento sportivo, relativo alla 7^ Maratonina, che avrà luogo sabato 28 maggio, alle ore 18, anche con lo spettacolare sorvolo delle Frecce Tricolori. Un valido e sentito progetto è quello maturato dal Gen. Giuseppe Sgamba, comandante della 4^ Brigata, che ha avuto inizio nell’anno 2015 e che troverà la sua conclusione in questo mese di Maggio. Momento dopo momento, riunione dopo riunione, il sagace staff dell’Aviazione Militare di Latina ha dimostrato di saper valorizzare le svariate attività che si sono calate in alcuni centri della provincia pontina, partendo da Latina per proseguire con Sabaudia e Cori. Nelle circostanze sono state evidenziate le graduali evoluzione del mondo dell’aereonautica dando valore ai personaggi, come nel caso del geniale costruttore di aerei ing. Marchetti, ed ai luoghi in cui gli uomini dell’ala azzurra nel tempo si sono impegnati con la dovuta determinazione e competenza. In questo senso, nel corso della riunione al Museo della Terra pontina, il dr. Barbato, Commissario del Comune di Latina, ha valorizzato la esaltante operosità messa in campo dagli uomini del 70° Stormo di Borgo Piave. Tra gli intervenuti, Manuela Francesconi, nel ruolo di Direttrice del Museo di Latina, i rappresentanti dell’A.M., Ten. Col. Sasso e Magg. Guarino, la prof. Parziale, docente del Liceo Artistico. A seguire, sono stati premiati alcuni studenti della Scuola Superiore a ragione dei pregevoli lavori artistici, esposti nella circostanza nelle sale dell’esemplare Museo della Bonifica. Il Gen. Sgamba, in conclusione, ha espresso parole di sentito ringraziamento per la positiva attività svolta di concerto con le diverse istituzioni e organismi privati.

La comitiva dei partecipanti si è poi spostata presso il giardino del Museo per l’inaugurazione di una Lestra intitolata ad uno stretto collaboratore e subito dopo gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Cena” si sono esibiti in concerto offrendo lo spazio di un melodioso intermezzo artistico, al termine di una mattinata colma di effetti emotivi.

Il Litorale anno XVI – n. 20 16/30 novembre 2016

Intervista

http://www.latina5stelle.it/museo-della-terra-pontina-intervista- manuelafrancesconi

Torre Astura: la grande bellezza

Davide versus Golia: una storia che si ripete →

Museo della terra pontina: intervista alla direttrice Manuela Francesconi

8/09/2016

Scritto da Latina5Stelle
Il museo nasce nel 1999 grazie alla Regione Lazio.

Ha avviato una collaborazione con il museo Mudec di Milano e ha aderito al progetto del Consiglio dei Ministri per la raccolta dei documenti sulla prima guerra mondiale.

Da subito, arrivando al museo, si nota la presenza dello scivolo per i disabili che conferma quanto ha dichiarato la direttrice durante l’intervista in merito all’attenzione per questi temi: sono presenti, infatti, anche un’ascensore e i bagni per disabili.

C’è la seria intenzione, inoltre, di preparare percorsi sensoriali per i non vedenti.

Attirano immediatamente l’attenzione alcuni vetrini di larve di zanzara usate per la ricerca in passato. Queste ultime, infatti, sono motivo di grande attrazione per gli studenti e i ricercatori italiani e non: un vero e proprio tesoro a livello scientifico.

Sin dall’inizio, si rimane piacevolmente sorpresi dall’organizzazione del museo a dalla grande disponibilità della direttrice nel sottoporsi all’intervista. Altrettanto soddisfacente è l’eccellente lavoro del signor Borgognini, anziana guida del museo. Nonostante l’età avanzata, si è dimostrato estremamente preparato, simpatico e tagliente come una katana negli argomenti da lui trattati. Un piacere seguirlo durante la visita. Il museo è molto ben fornito e organizzato, sia a livello di reperti che per quanto riguarda la loro disposizione. Sono presenti affreschi su tela riguardanti la bonifica e album di famiglia (donazioni) inerenti alla prima guerra mondiale. È un ambiente che mette a proprio agio e la disponibilità della direttrice lo conferma.

D: Dottoressa Francesconi, da quanto tempo è in servizio qui? Ha avuto esperienze in altri musei?

R: Sono qui dal 1999, data di fondazione del museo. Sono io la curatrice ed ho esperienze in antropologia culturale e una laurea adatta a questo museo.

D: Di cosa si compone il museo e la storia che lo lega al territorio, l’idea che lo muove e lo mantiene vivo?

Il museo si occupa della storia del territorio e della sua gente. Serve a comunicarne la  storia per portare un senso di collettività alla cittadinanza.

D: Come è stato affidato questo spazio alla Sua gestione (pubblico/privato)?

R: Regolare convenzione pubblica tra Regione e Comune. La struttura è pubblica ed è di proprietà della Regione, in comodato d’uso al Comune.

D: Come avviene la selezione delle opere esposte, si avvale della consulenza di esperti?

R: Il museo si avvale di un comitato scientifico composto da esperti in ogni campo. A capo di questo comitato c’è Luigi Campanella, presidente del comitato dei musei de La Sapienza.

D: C’è un consiglio di amministrazione che gestisce i fondi e ne prevede l’utilizzo? Se sì, come vengono nominate le cariche dirigenziali e quanto tempo rimangono in carica?

R: Non ci sono fondi e dunque nulla da gestire. Non c’è un consiglio di amministrazione. Tutto ciò che riguarda il museo è sulle spalle dei volontari che si fanno a volte anche carico delle spese.

D: Dove si può leggere il regolamento o statuto di questo museo?

R: Il museo non ha uno statuto. Ho contattato la precedente amministrazione senza ricevere risposta. Una volta caduta, ho subito provveduto a contattare l’attuale amministrazione. Il regolamento è presente nel museo e visibile a tutti i visitatori.

D: La multimedialità trova spazio in questo museo? Avete mai pensato di allestire laboratori o attività interattive per coinvolgere il pubblico?

R: Sono già pronti dei progetti per coinvolgere il pubblico. La multimedialità è presente tramite dei filmati. Si lavora prettamente con scuole e licei e viene curata la scientificità dei reperti che aiuta la lettura razionale degli avvenimenti.

D: Come si compone il bilancio di un museo? Si può fare ricorso a finanziamenti di privati? Secondo Lei, le sponsorizzazioni sono una buona idea per valorizzare il museo?

R: Come già detto i finanziamenti sono da parte di volontari, ma le sponsorizzazioni sono utili e importanti, se non necessarie. Per rendere fruibili i documenti e per la creazione dei manifesti è stata utilizzata una sponsorizzazione.

D: Di quale organico amministrativo (e non) dispone per la realizzazione delle varie attività e per l’espletamento della pulizia e della manutenzione? Sono tutti dipendenti o ci sono anche volontari di associazioni?

R: Si tratta solo di volontari. Ci si avvale comunque di personale altamente specializzato.

D: Come si configura la collaborazione con le associazioni, il territorio e/o la comunità locale?

R: Le famiglie hanno donato al museo oltre 1300 reperti ( oggetti di affezione ). Il museo ha rapporti con associazioni culturali. Si organizzano anche conferenze e presentazioni dei libri riguardanti il territorio, con un minimo di interesse e rilevanza. Sono venuti anche studenti di università e ricercatori dall’estero. Il tutto è chiaramente gratuito.

D: Come funziona il museo dal punto di vista della sicurezza e dell’accessibilità?

R: Sono presenti lo scivolo e l’ascensore, chiaramente funzionante. Sono presenti anche i bagni per i disabili.

D: Quanti sono i visitatori di questo museo in un anno? Fa parte delle intenzioni future attrarre un pubblico più giovane al di là dell’ambito scolastico?

R: Nel 2015 vi sono stati 7000 visitatori, studenti e ricercatori stranieri inclusi. Questi ultimi si interessano dei nostri temi molto più degli abitanti del luogo. A seguire vi sono italiani provenienti da altri luoghi d’Italia. Infine i nostri concittadini, il che è paradossale. Buona presenza anche nella notte dei musei. Si lavora prettamente con le scuole per la divulgazione della storia.  Sì, fa  parte delle nostre intenzioni attrarre un pubblico più giovane e stiamo lavorando per questo.

D: Qual è l’attenzione che il museo dedica alla didattica?

R: Il museo ha una responsabilità sulla didattica. Si creano progetti e si vuole dar vita a un museo capofila per parlare di tutte le bonifiche del Lazio. Le scuole e i licei costituiscono gran parte dei nostri visitatori.

D: Riesce a garantire un livello di promozione e comunicazione in rete e sulla stampa? La struttura riesce ad attirare turisti? E attraverso quali canali? Come e cosa si può migliorare, secondo Lei, dal punto di vista turistico?

R: Per quanto riguarda la promozione in rete c’è il sito su Altervista. Mando comunicati stampa a tutti i giornali locali e utilizziamo il passaparola per pubblicizzare. Si organizzano concerti che non vanno fuori tema ed è stata avviata una collaborazione con la liuteria di Sermoneta. Serve più coordinamento e si dovrebbe stilare un programma annuale. Si richiede più supporto all’amministrazione, anche morale. Ci dovrebbe essere più interesse e dei fondi adeguati.

a cura di Luca Pietrolucci e Francesco Martello